giovedì 11 maggio 2017

Gli immigratati centrano con la criminalità? (Pt.2)


Si avverte, infatti, l'esigenza di un modello di analisi più vivace e più aderente alla realtà, che sappia combinare le analisi ricordate con un'indagine capace di considerare la criminalità dell'immigrato come dipendente da una serie di fattori, tra cui un ruolo determinante assume l'ingresso delle organizzazioni criminali nel traffico dei migranti. La tesi è che una parte della criminalità commessa dagli stranieri, soprattutto se irregolari o clandestini, è in correlazione con le operazioni di traffico e con lo sfruttamento delle organizzazioni criminali che si dedicano alle migrazioni illegali.

Grazie ad una capace opera di ricerca e di individuazione delle zone economicamente depresse, la criminalità organizzata è riuscita a rendere altamente remunerativo il trasferimento di consistenti masse di persone, spinte dalla necessità della sopravvivenza, verso Paesi ad economia avanzata, estendendo la sua attività oltre il trasporto illegale ed orientando la destinazione dei soggetti interessati attraverso forme diversificate di pubblicità illusoria. In questo traffico, gli interessi degli immigrati, relativamente alla domanda ed all'offerta di trasporto, convergono con quelli delle grandi organizzazioni criminali, pronte a fornire servizi di carattere illegale. Infatti, la speranza di trovare lavoro e la possibilità di eludere la normativa o l'attività di controllo degli ingressi in un Paese, malgrado l'attuazione di una politica migratoria restrittiva, spinge questi soggetti a rivolgersi all'organizzazione criminale, la sola pronta a soddisfarne la domanda.
 
L'esistenza di queste compagini criminali di notevole spessore ed importanza che agiscono nello specifico settore, anche se coordinando in maniera diversificata le proprie attività, appare ormai certa ed evidenziata dai seguenti fattori:
  • entità dei flussi migratori;
  • diversa nazionalità delle vittime;
  • violenza nella gestione;
  • redditività finanziaria del business e suo reinvestimento in attività criminali ancor più redditizie.

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